22 maggio 2013
A volte sembra arrivare la persona perfetta! Quella sorridente, intelligente, espansiva. Poi se ne va! E tu rimani con ricordi e speranze che ti trascinano a fondo, senza modo di aggrapparti a qualcosa. Mi rendo conto che la mia storia può essere riassunta in una frase, eccola: "Non eravamo amici, nemmeno fidanzati. Ma eravamo qualcosa. E quel qualcosa mi piaceva."
Dannazione! E lei se ne andata con un altro, senza degnarmi di una spiegazione. Così, un giorno smetto di cercarla… e non accade nulla. Già in amore chi fugge vince. Solo però, se chi fugge è quello che ci tiene meno. Agli altri, alle milioni di persone, che in qui momenti ci hanno creduto e si sono fatti avanti, scoprendo i propri sentimenti, rimane un pugno di polvere e un senso di sconforto che ti fa piangere perché ti dice che non puoi avere ciò che vuoi…. lei!
Maledizione! L'unica salvezza è il tempo. Ora dopo ora consumo tutte le lacrime e la mente viene sovraccaricata di ricordi. Hai perso, e non c'è chance di avere la rivincita. Però io la voglio, io la desidero. Voglio una vittoria, la voglio tra le mie braccia.
Si fotta la logica! Io voglio lei, subito e per sempre. "E' finita", "non pensarci", "cosa te ne frega di lei", "fidati così è meglio", e tutte quelle cose razionali, non mi servono a niente. Grazie per provarci, ma non mi siete utili.
Ah dolore! La speranza che tu torni non muore. Fantastico con la mente il momento in cui ti rivedrò. I gesti e il comportamento che dovrei tenere poi, quando la realtà arriva, uccide! Uccide una parte di me in una maniere inimmaginabile. Rimango lì, impassibile, ti guardo passare con lui e muoio. Muoio guardando i tuoi capelli, i tuoi gesti e il tuo viso. E se poi sorridi e ridi parlando con qualcun'altra io muoio due volte. Muoio perché vedo io tuo sorriso, e poi perché mi rendo conto non è per me. Io ho perso perché non posso avere il tuo sorriso.
La mia unica salvezza è la stanchezza! Non riesco a dormire, cerco di stancarmi quanto più posso perché così nell'attimo in cui sarà a letto non avrò il tempo di pensare a te. Scrivo, studio e corro, veloce, più veloce e ancora più veloce. Sperando di svenire per la fatica. Imprimo queste parole per dimenticare il dolore. Scrivo per non pensare. Per non pensare a te. Che cammini al suo fianco. Dannazione!
E' tardi! Notte inoltrata, la mezzanotte ormai lontana e il mattino in lontananza. E io qui. A scrivere con la mente che vaga, persa con un incubo, le tue immagini che la pervadono. Cosa ci faccio qui? Perché tu sembri la cosa più importante della mia vita? Solo perché mi hai dato qualche attimo di felicità! E io? Per te cosa sono stato? Non posso accettare di non essere stato niente. Qualcosa che hai gettato, di cui non ti preoccupi.
Non posso accettare tutto questo!